Si sa che in politica, purtroppo, vale tutto in termini di
propaganda e falsità pur di danneggiare gli avversari. Gli attacchi personali
sono l’emblema di questi poco onorevoli, e diremmo vili comportamenti. Noi di
Io Amo Bareggio, fermamente convinti e orgogliosi di essere estranei al tipo di
politica di cui il signor Montani è degnissimo esponente, preferiamo, come
sempre, rispondere con i fatti.
Secondo il signore di cui sopra il nostro esponente e vice
sindaco Egidio Stellardi sarebbe la causa di tutte le disgrazie di Bareggio e
allora proviamo a fare chiarezza:
- Bando
rifiuti: è stata stesa una bozza, un idea di possibile bando che poi è stato
modificato altre 4 volte ed inoltre da uno complessivo ne sono stati fatti due!
- Marciapiedi
e sistemazione di via Gallina: sono stai spesi più soldi per fare altri lavori
nella zona, non abbiamo giocato ai cavalli. I risultati sono sotto gli occhi di
tutti in quella zona di grande traffico con anche la presenza dell’Asilo.
- Cava:
i controlli sono stati iniziati quando Stellardi era assessore della Giunta
Gibillini e terminati dal commissario. La problematica della cava è molto
complessa e forse la comprensione dei problemi ad essa collegati non è alla
portata del sig. Montani e del gruppo da lui rappresentato. Ricordiamo solo che
le autorizzazioni vengono imposte ai comuni dalla regione e che presso il
Tribunale pende una causa a riguardo
E tanto per ribadire alle accuse di scarsa sensibilità
all’ambiente, è grazie al grande lavoro di Stellardi che la raccolta differenziata
ha superato l’80’%!
“Brutta cosa la presunzione” argomenta il sig. Montani nel
suo articolo di accuse a Stellardi riferendosi al gruppo di Io Amo Bareggio. É
vero, siamo al governo del paese dal 1988 e chissà come mai lo siamo da allora?
Forse perché molta gente crede in noi e a quello che facciamo per la comunità?
Forse perché abbiamo sempre dimostrato buon senso e moderazione? Forse perché
siamo gente con i piedi per terra e senza bava alla bocca per il potere?
Certo a lui è toccata ben altra sorte visto che è stato
cacciato dalla giunta Restelli e da quella attuale, mentre le cacciate non
fanno di certo parte della nostra storia, anzi.
Brutta cosa l’invidia.
Gianfranco Colombo