L'argomento
tasse è sempre un argomento delicato, oltre che complicato, che fa leva spesso
sulla parte peggiore di noi, ma non scoraggiamoci ..
Partiamo
dal buon senso: quale amministratore vorrebbe ridurre la tassazione? Tutti, ..
tutti coloro che ritengono che le tasse
devono essere pagate il giusto e non devono complicare la vita ai cittadini.
L'amministrazione
Lonati non è da meno, ha in progetto di ridurre l'imposizione locale, .. ma lo
vuol fare in condizioni di sicurezza di bilancio e senza causare difficoltà di
investimento, come purtroppo ha fatto l’ex Sindaco quando ha scelto di sforare
il patto di stabilità procurando diverse sanzioni ai danni dei bareggesi.
Ricordiamoci
che l'attuale amministrazione di Bareggio ha esordito con un buon esempio
autotassandosi, ovvero ha deliberato di ridurre del 30% i suoi compensi,
l'abbiamo fatto all'inizio della legislatura, e lo stiamo mantenendo anche
adesso che il governo ha imposto ai comuni di non pagare i contributi previdenziali agli
amministratori (quindi ha imposto ulteriori riduzioni ai compensi netti degli
amministratori).
Pur
ritenendo l’attuale metodo di tassazione nei confronti dei cittadini non dei
più semplici, vista l’introduzione di nuove metodologie fiscali di questi
anni, riteniamo che investire sul
patrimonio pubblico, sulla manutenzione di scuole e palestre, sulla
manutenzione straordinaria di alcuni alloggi e sul rifacimento del manto
stradale di alcune via non sia un vezzo particolare di questa Amministrazione,
ma la reale necessità se si vuol mantenere in buono stato il patrimonio
pubblico.
Più di
500.000 € di manutenzione e rifacimento strade, 150.000 € di manutenzione
alloggi ERP, 150.000 € adeguamento palestra, 130.000 di adeguamento alla normativa
antisismica scuole, a tutto ciò vanno aggiunti interventi per Casa dell’acqua,
CPI, Cimitero e la manutenzione ordinaria per oltre 100.000 €, queste sono le
spese di questa Amministrazione.
Ma
facciamo un po' di chiarezza sulla TASI. La giunta e il consiglio hanno cercato
di mantenere le medesime entrate degli anni precedenti ovvero hanno cercato di
recuperare le entrate dell'IMU prima casa del 2012, anche perché questa nuova
tassazione è nata, di fatto, per sopperire alla riduzione di quelle entrate economiche
necessarie al funzionamento dei servizi comunali.
Purtroppo
le modalità di applicazione consentite dal governo rendono difficile riprodurre
la medesima tassazione, quindi quello che si ottiene è che qualcuno pagherà un
po' di più e qualcuno un po' di meno. In generale rispetto all'IMU 2012,
pagherà di più chi ha l'immobile che non è prima casa; si pagherà meno per
l’immobile prima casa.
E'
altresì vero che vi sono eccezioni. In particolare a Bareggio molti proprietari
di immobili non prima casa pagheranno come nel 2012 dove l'IMU era già al
massimo, qualcuno avrà anche una riduzione del 10% circa (chi ha dato in
usufrutto gratuito a figli o genitori).
Per i
proprietari prima casa la situazione è più complessa perché l'obbligo di usare
un aliquota inferiore senza detrazioni porta a far pagare proporzionalmente di
più chi ha case piccole, e meno chi ha case grandi (rendita catastale alta).
L'amministrazione di Bareggio ha cercato di correggere queste storture
reintroducendo per le rendite catastali
basse delle detrazioni presenti nell'IMU 2012 anche quelle che sarebbero
scomparse nel 2014 relative alle detrazioni per i figli a carico.
Semplificando,
per la prima casa sono stati dimezzati tutti i valori, dimezzata l'aliquota da
0.40% a 0.20%, dimezzata la detrazione da 200 a 100 Euro (decrescente),
dimezzata la detrazione per i figli a carico da 50 a 25 (saltando il primo).
Quindi
con la prima casa di proprietà, escludendo arrotondamenti, le famiglie senza
figli dovrebbero pagare come per l'IMU del 2012; le famiglie con figli
dovrebbero pagare fino a 25 Euro in più, ma in entrambi i casi per rendite
catastali alte (o con disabili in famiglia) pagheranno meno.
Per
ulteriori chiarimenti si invita a consultare il sito del comune di Bareggio,
perché ricordiamoci che il nostro comune fa parte di quel 50% che ha già
deliberato la TASI.
Ci
rattrista constatare che chi dovrebbe conoscere la normativa in tema di
personale pubblico, non sappia o finga di non sapere dell’esistenza di vincoli
che non consentono di incrementare la spesa per i dipendenti e quindi una volta
decrementata non può più essere incrementata. L'amministrazione sta cercando di
mantenere lo stesso numero di dipendenti oggi presenti, sostituendo coloro che
vanno in pensione con altro personale la dove si riscontrano maggiori carenze,
valorizzando le professionalità e l’innovazione.
Marco Gibillini e Giancarlo Lonati