Gianfranco Colombo, coordinatore di Io amo Bareggio, racconta la storia della
lista civica e le prospettive per il futuro
La lista civica nasce 15 anni fa grazie all’impegno e alla passione di un gruppo di cittadini (e amici) che si sono messi in gioco partecipando attivamente alla vita politica e amministrativa di Bareggio, con l’obiettivo di rendere il paese un luogo sempre più vivibile e a misura d’uomo.
Quali valori sono
centrali per Io amo Bareggio?
Al centro è sempre stato posto il bene del paese, al di là del gioco di parte: nessuno di noi ha agito o agisce per interesse personale o per fare “carriera politica”. Per questo ciò che muove la squadra di Io amo Bareggio è la voglia di cambiamento, l’entusiasmo, uniti a coerenza, concretezza e senso di responsabilità.
Di cosa nel concreto
vi siete occupati in questi 5 anni?
Il lavoro degli assessori e dei consiglieri di Io amo Bareggio, in base alle deleghe ricevute, si è concentrato soprattutto sulle politiche finanziare e sui servizi di pubblica utilità, in modo da offrire servizi per i cittadini, tagliando sprechi e razionalizzando le risorse. Qualche esempio: in ambito ambientale, si è apportata una riduzione della tassa sui rifiuti e un aumento della raccolta differenziata; ulteriori risparmi e benefici per l’ambiente si avranno con l’introduzione dei LED nell’illuminazione pubblica. I contributi alle associazioni sono quasi raddoppiati e sono stati riorganizzati con parametri trasparenti i criteri di distribuzione. Io amo Bareggio da sempre ha tenuto una particolare attenzione alle famiglie, che sono state sostenute con azioni di supporto alle realtà educative e aggregative.
Quali criticità avete
incontrato?
Non siamo politici di professione ma solo uomini e donne di buona volontà, per questo in questi anni abbiamo dovuto “imparare” il mestiere, osservando processi e persone, imparando leggi e procedure, affrontando le novità (Bilancio Partecipato, MEPA, CUC, Fatturazione PA…).
Tra le criticità oggettive abbiamo riscontrato tagli nelle risorse economiche (meno
trasferimenti statali e meno risorse interne) e ridotte risorse e umane (blocco assunzioni e sostituzioni).
Quali sono le priorità
per il futuro?
Continuare con le azioni finora svolte, con una marcia in più perché ora abbiamo maturato un importante bagaglio di esperienza:
- contenimento delle tariffe e delle tasse,
- rispetto dell’ambiente (no alla cementificazione e ulteriore risparmio energetico attraverso LED e nuove caldaie),
- attenzione alla famiglia, all’educazione e alle associazioni.
Arianna Mascetti