Ritengo inaccettabile gli attacchi a un membro della giunta per il
rimborso delle spese (giuste e legittime) in rapporto a quanto fatto
dall’amministrazione per quanto riguarda il contenimento delle spese per le
indennità dei suoi membri. Io ero presente quando abbiamo stilato nel programma
elettorale tra i 10 punti per “Amare Bareggio”, al settimo punto, il taglio
dell’indennità di carica del 30%, l’abbiamo confermato nell’apparentamento e
l’abbiamo riconfermato accettando l’incarico, a inizio mandato nel 2013.
Abbiamo voluto inserirlo per lanciare un segnale FORTE, il nostro
interesse era e RIMANE il bene comune, non il compenso, né tantomeno il potere
o il prestigio. Non abbiamo fatto un taglio leggero, il 10% come in passato o
come altre amministrazioni ma il 30% … non l’abbiamo fatto a metà o a fine
legislatura, ma subito per indicare un cambio di rotta,… per chi vuole vederlo!
Non abbiamo voluto strumentalizzarlo a livello politico, potevamo
associarlo a una o più iniziative portate avanti da questa amministrazione,
come ad esempio: INIZIATIVE POLITICHE GIOVANILI (6’000 Euro), PREMI PER TESI DI
LAUREA(5’000 Euro), BORSE DI STUDIO (6’000 Euro), MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA
EDUCATIVA/RICREATIVA ORATORI (16’000
Euro) …. ma non l’abbiamo fatto, perchè sarebbe stato come un baratto, un voto
di scambio … e le iniziative appena citate
ci sarebbero state TUTTE QUANTE, perché il risparmio (giunta e presidente del
consiglio) nel 2016 è stato di 33’700 EURO (senza contare altri oneri
accessori).
E’ di questo che stiamo parlando della richiesta di 462 Euro di rimborso spese (legittime), e la foto in prima pagina di un membro della giunta, a fronte di un risparmio di amministrazione per la modica cifra di 168'000 EURO (moltiplicando il 2016 per i 5 anni di amministrazione Lonati).
Qualcuno in predica diceva: “fa più rumore un albero che cade rispetto
a una foresta che cresce”, nella situazione di precarietà economica e politica
in cui versa il nostro povero Paese, per volgere lo sguardo verso il positivo, è opportuno che se ci sono 363 alberi che
crescono, si dia evidenza di questi.
A breve ci saranno elezioni nazionali e regionali e il primo nemico da
abbattere è l’assenteismo. I giovani non solo devono accostarsi alle votazioni,
ma vista la prossimità delle elezioni
comunali bisogna invogliarli ad accostarsi alla politica, soprattutto quelli
sani, quelli desiderosi di dimostrare ciò che valgono, e per fare ciò bisogna
evidenziare i modelli positivi (le “good news”), e ci sono, perbacco, se ci
sono! Sia di “good news”, sia di giovani in gamba!
Un’ultima cosa, sabato fra le mail da assessore, la segreteria ci ha girato
la lettera della CEI indirizzata ai sindaci a seguito dell’incontro tenutosi il
22/24 gennaio scorso. Uno dei primi punti riguardava “Ricostruire, ricucire,
pacificare, …”. Sostanzialmente la CEI lancia un invito per cercare di trovare
una convergenza sul bene comune e invita tutti, in particolare i cattolici
all’impegno in politica, a una politica che lavori per ricucire. Si stanno
avvicinando le elezioni comunali di Bareggio, e mi ricordo che l’ultima
campagna elettorale è stata densa di cattiveria (che di certo non invoglia ad
avvicinarsi alla politica). Da diverse settimane è ricominciata la campagna
elettorale, in particolare nell’ultima abbiamo assistito ad incontri accesi,
dove passava in secondo piano il bene comune rispetto all’interesse personale,
sia dei politici sia dei cittadini. Invito tutti gli attori nella scena
politica a lavorare per il bene comune, e a non sfruttare la mancanza di
conoscenza degli strumenti o delle situazioni per raccogliere voti. Il politico
ha il dovere di ricostruire, RICUCIRE e non di creare ulteriori divisioni. Per
chi ha la possibilità SOLO di votare, oltre a cogliere l’occasione(di votare),
si sforzi di ricercare chi opera per il bene comune.
Marco Gibillini